Troglodita Tribe S.p.A.f. (Società per Azioni felici)

12 ottobre 2022

RICORDI D’AMORE FANTASCIENZA CANI E ANTISPECISMO

Filed under: Antispecismo, cani, liberazione, libri — Tag:, , — Fabio Santa Maria @ 2:15 PM

Uno dei più intriganti ragionamenti proto antispecisti che abbia mai sentito me lo espose, mentre camminavamo lungo una strada trafficata, la donna di cui mi ero appena innamorato.
A quei tempi, sarà stato il 1996 o ’97, abitavamo entrambi a Milano e, quando ci incontravamo dopo il lavoro, avevamo preso l’abitudine di camminare senza meta per delle ore percorrendo, ogni giorno, diversi itinerari, perdendoci per le vie della città, fermandoci nei parchi, nelle librerie, più raramente nei cinema e nelle birrerie. Sono passati più di venticinque anni, allora neppure sapevo che esistesse la parola antispecismo e, come ho scoperto nel corso di una vita insieme, di tanti chilometri e battaglie vissute insieme, non la conosceva neanche lei.

Quel giorno, comunque, stavamo parlando di cani, di quanto ci piacessero i cani sin da quando eravamo bambini, di cosa significasse, per noi, vivere con un cane. Amavamo entrambi le digressioni e fioccavano anche, velocissime, parole tipo anarchia, cyberpunk, femminismo, letteratura, autosufficienza, famiglie allargate, lesbismo, amore e libertà. Poi lei si fermò improvvisamente e mi confidò il suo ragionamento antispecista. Aveva già vissuto con diversi cani e mi poteva assicurare che, in tutta onestà, in quanto ad affetto, non vedeva particolari differenze con i suoi figli, provava lo stesso trasporto, lo stesso rispetto, lo stesso amore. Trattava i figli da umani e i cani da cani, avevano diverse necessità, diverse età, diversi approcci. Gli uni erano nati da lei, gli altri no, ma che importava, erano comunque i membri della sua famiglia allargata (oggi si potrebbe chiamare famiglia multispecie), del suo gruppo di affinità, del suo branco e, proprio per questo, avevano la stessa priorità, la stessa importanza.

Ricordo che rimasi senza parole. Era un ragionamento che non avevo mai sentito, immaginato, ipotizzato. Lo sentivo farsi strada nella mia mente e nel mio cuore ad una velocità impressionante. Lo soppesavo in tutta la sua schiettezza e in tutte le sue affascinanti sfumature libertarie che mi permettevano di andare oltre gli immaginari in cui ero cresciuto, oltre le teorie e i libri che avevo letto.
Poco dopo ci ritrovammo nella zona di piazza Duomo ed entrammo alla Libreria delle Donne che allora era in Via Dogana e, ben conoscendo la mia passione per la fantascienza, mi regalò un libro di Ursula Le Guin dal titolo “Aliene, Amazzoni, Astonavi”.

21 settembre 2022

Da Milano alla Sicilia – Traferirsi al mare tra sole e spine

Filed under: libri, Sicilia — Tag:, , , — Fabio Santa Maria @ 11:16 am

É appena uscito per la casa editrice GAEditori di Enna, il nuovo libro “Da Milano alla Sicilia – Trasferirsi al mare tra sole e spine” di Fabio Santa Maria pagine 128 euro 12. Una sorta di antiguida, il diario di bordo di chi ha scelto di percorrere, in senso inverso, la storica avventura dei tantissimi siciliani che si sono spostati e continuano a spostarsi verso il nord.

L’autore racconta le avventure e le disavventure, le meraviglie climatiche e paesaggistiche, ma anche la cultura e la bellezza architettonica di questa strana isola che gli appare un po’ folle, piena di contrasti, dove gli estremi si toccano con disinvoltura. Ci mostra, abbandonando per principio la sterile lamentela come il fastidioso giudizio altezzoso, anche il degrado, l’abbandono, il desolante far west burocratico e sociale che gli viene inesorabilmente incontro. Sceglie, però, anche chiedendo aiuto ad autori e artisti siciliani, un taglio ironico, a tratti meravigliato e stupito. Nel corso delle tante esperienze descritte, poi, prova a trovare un equilibrio, tenta di capire e, soprattutto, prova a non rassegnarsi al degrado.

Il luogo da cui scrive è la classica veranda di una casuzza siciliana situata a pochi chilometri dal mare, sulla punta sud orientale, proprio di fronte all’Africa. Per raggiungerla deve percorrere strade sterrate piene di buche, vie senza numerici civici e senza illuminazione, ma quando arriva gli capita anche di sentirsi al centro del mondo, perché lo vengono a trovare amici olandesi che approfittano dello smart working solo per poter respirare un “po’ di Sicilia”, perché passano sportivi americani, cicloturisti tedeschi, cani liberi, ma anche la vicina di casa che gli regala arance, limoni e melograni e, snocciolando frasi in siciliano, racconta di antiche usanze come la raccolta del gelsomino che avveniva, proprio nelle vicinanze, in piena notte.

Un libro che consente di guardare la Sicilia con gli occhi e la sensibilità di chi, trasferito dal nord, l’ha scelta per viverci cercando di partecipare e di confondersi con chi ci è nato, dove troverete le sue considerazioni su questo “sport estremo” che è il trasferirsi in un’isola dalle potenzialità strabilianti e dalla bellezza devastante. Un’isola sulla stessa latitudine della California che vede i suoi giovani scappare ma che, nello stesso tempo, è anche l’ambita meta di tantissime persone che vorrebbero “mollare tutto” e andare a vivere in Sicilia.

Il libro può essere richiesto in libreria o essere ordinato nei principali store online.

Ad esempio qui https://www.ibs.it/da-milano-alla-sicilia-trasferirsi-libro-fabio-santa-maria/e/9788832048766?queryId=6a8cd20e0c30bab573072f2c7afb8d9c
Oppure si può richiedere scrivendo a troglotribe@libero.it

26 marzo 2022

Chiudiamo i canili!

Filed under: Antispecismo, libri — Tag:, — Fabio Santa Maria @ 6:34 PM

La prima volta che sono entrato in un canile da volontario non ero certo un ragazzino. Sono passati più di vent’anni, eppure quel giorno me lo ricordo come se fosse oggi. Fui letteralmente investito dal devastante abbaiare di centinaia di cani. Uno di quei rumori che non penetra solo nelle orecchie, perché lo senti vibrare anche nello stomaco, sul petto, nel cervello. Era l’evidente rappresentazione di un’indescrivibile ingiustizia che veniva urlata senza fine. Cercai di fingere indifferenza, mi dissi che quello era il primo giorno e che poi mi sarei abituato. Ma non è andata così.

Ancora oggi continuo a chiedermi come si possa accettare un campo di concentramento, come ci si possa rassegnare e ritenere indispensabile un luogo di reclusione e contenzione. Mi chiedo come si possa ancora rispondere ad un problema, ad una difficoltà di convivenza con l’internamento, l’isolamento, le gabbie, le reti… che per i cani, come per qualsiasi essere dotato di consapevolezza e voglia di vivere, non è nient’altro che tortura.

In tutti questi anni ho conosciuto l’antispecismo, la Liberazione Animale, ho incontrato educatori cinofili illuminati e volontarie instancabili che continuano a ripetere che il canile deve essere riformato. Ma quel grido devastante è ancora lì, non si abbassa neppure di un decibel, è come se non lo ascoltasse più nessuno. Un boato ululante che ti scalza l’anima dal petto, un abbaio infinito a sottolineare senza possibilità di errore che un’ingiustizia non può essere riformata, addolcita, migliorata, ma solo abolita, perché solo sulle sue ceneri sarà possibile costruire delle alternative accettabili.

CHIUDIAMO I CANILI! è un piccolo libro che attraverso la storia dei canili e le sue inevitabili connessioni con gli allevamenti e la nostra idea di cane, cerca di smascherare un immaginario ancora troppo legato al loro dominio, allo loro schiavitù, alla loro riduzione a bene di consumo.

CHIUDIAMO I CANILI! di Troglodita Tribe Ortica Editrice si trova sugli store online e si può ordinare in libreria.

7 giugno 2018

Manifesto d’amore e d’anarchia

dav

Che c’azzecca l’amore con l’anarchia, l’arte con gli astronauti autonomi, la patafisica con i raduni arcobaleno dei vecchi hippy, la meditazione della risata con il movimento degli uomini casalinghi?
Uno scrittore disoccupato milanese con sfratto in corso cerca la visione per uscire dalla realtà ordinaria e scrivere una storia che rotoli radiosa e vivace tra espolsivi spunti di spiritualità spiritose. E’ stato misteriosamente contattato da una strega dei boschi, un’incantevole vera strega che gli chiede questa fantasmagoria letteraria: delle pagine che abbiano il potere di fermare l’incedere dei suoi anni. Solo così, infatti, riuscirà ad evitare di perdere i poteri, solo così la dimensione degli esseri spiritual spiritosi potrà unirsi a quella più ordinaria dello scrittore. E allora scoppierà la rivoluzione, l’unione di due universi, la svolta telepatica simpatica, l’utopia che balla senza tempo in attesa della liberazione.
Riuscirà la letteratura a sconvolgere l’ordinaria realtà che ci lega alla materia? Riuscirà l’amore ad incontrare l’anarchia?

Per saperlo non vi resta che richiederci il libro “MANIFESTO D’AMORE E D’ANARCHIA” 100 pagine in carta riciclata autoprodotto da Troglodita Tribe ai tempi della prima casa troglodita a 5 euro più 1,46 di spese postali.troglotribe@libero.it

13 settembre 2017

CAMUFAGE è il ritorno all’errore di stampa, al refuso confuso, alla svista d’artista

DSC03212.JPGMentre le Tendenze Ultimomodello chiedono storie ben farcite con il ripieno gommoso che s’impegola tra le carie e i canini, CAMUFAGE entra in casa tua travestito da spot pubblicitario e ti urla, forsennatamente punk, di andare a capo con nuovi livelli di rappresentazione extrapoetica, paraletteraria, subeditoriale, antiartistica.

Nipotina dell’orizzonte orizzontale  No-copyright, figlia della mitica era hip-hop che lanciava i suoi coraggiosi sgherri a riempire con trentaseimilamilioni di colori e parole il grigiosporco urbano, sorella di certe dada-satire giocose, CAMUFAGE ha imparato a scrivere sul già scritto, ha colto la sublime arte di insinuarsi nell’architettura editoriale già edificata. CAMUFAGE  è libro sul libro. CAMUFAGE corregge, cancella, invade, inverte, strappa, manipola, sfrutta libri, riviste, flyer, depliant, poster, cartoline, cartamodelli, cartelloni, locandine, manuali illustrativi, vocabolari, enciclopedie, libri di testo, elenchi del telefono, opuscoli, fumetti…

DSC03213.JPGOvunque ci sia carta stampata CAMUFAGE  è pronto a spiccare il suo famelico arrembaggio mediatico. Pensavate che un libro o qualsiasi altro suo lontano parente potesse conservare a vita il suo testo, le sue immagini, il suo messaggio? Non facevate i conti con CAMUFAGE. CAMUFAGE è dentro di noi sin dall’inizio, sin da quando, piccole bestiole ancora non contaminate, ci esibivamo in magnifici pasticci che imbrattavano i libri sacri, quelli che dominavano dal punto più alto della libreria, quelli con la copertina a riquadri d’oro, quelli proibiti agli slanci creativi di un informale naturale non ancora informato.
CAMUFAGE rimette in pista quella salutare pulsione ad entrare in gioco anche senza permesso.

DSC01974.JPGCAMUFAGE si prende lo spazio, si mimetizza con la tecnica della creazione demenziale, con quella del ribaltamento strutturale, con quella della decapitazione spettacolare. CAMUFAGE, sbattuta fuori dalla porta, rientra dalla finestra.

Noiose e antiche banalità di base fondate su pallidi desideri affamati di fama crollano miseramente davanti alla destrezza palpitante e frizzante di CAMUFAGE. Scrittorici ultrastorici della setta CAMUFAGE sorridono fantascientifici ricordando l’antico concetto di scrittore che registrava all’Ufficio del Possesso le proprie sacre parole irripetibili. Frasi scolpite sulle tavolette d’argilla che si guardavano allo specchio pettinate e impomatate con quello scriverebbene rimato e ritmato dalle recensioni dei papisti dello spot.

DSC02845.JPGCAMUFAGE è scrittura caotica.
CAMUFAGE gioca sull’intuito e la miscelazione mistica di ingredienti che provengono da tutti i pianeti linguistici dei Sette Cieli.

Perchè pubblicare nuovi libri quando ci sono già quelli vecchi, pronti per essere riempiti di nuove parole, di diversi blocchi di testo letteralmente e
letterariamente senza fissa dimora?

Il testo è un frammento tratto da “CAMUFAGE (Iniezioni di parole nel caos mediatico)” Autoprodotto su cartamodelli da Troglodita Tribe
Le foto sono tratte dall’archivio di Eco Editoria Creativa di Troglodita Tribe

12 settembre 2017

BOOK NOTES

DSC04387.JPG

Oltre al titolo e all’autore dei libri che leggete potrete annotare sulle pagine del Book Notes le visioni e le fantasie che vi ha provocato, la data dell’inizio di lettura,dove lo avete letto (in treno, in vacanza, su una panchina), dove lo avete acquistato e in che circostanza o chi ve lo ha regalato, quanto tempo avete impiegato per leggerlo o perché non lo avete finito…. Potrete ricostruire il vostro percorso di lettura!

Book Notes lancia una sfida ben precisa: leggere almeno dieci libri in un anno, ma all’interno, i lettori forti, troveranno spazio per inserirne molti, molti di più!

Book Notes è fatto a mano (ogni esemplare è diverso dall’altro) con  materiale cartaceo di scarto (carta millimetrata, cartamodelli, cataloghi di moda, confezioni alimentari, cartellette da ufficio, riviste datate, atlanti geografici) ed è pronto per essere riempito con i vostri titoli!

Ultimissimi esemplari disponibili a 7 euro cad comprese spese di spedizione

 

ULTIMO BIGLIETTINO

mystical-2069698_640Fu sin troppo facile innamorarmi di lei dopo aver letto questo bigliettino.
Me lo recapitò a mano su carta fatta a mano mentre ero al lavoro.
E che altro potevo fare?
Cominciai subito a scrivere il nostro

“MANIFESTO D’AMORE E D’ANARCHIA”
di Troglodita Tribe S.p.A.f.
(Società per Azioni Felici)

ULTIMO BIGLIETTINO

Amore amorevole amaranto era il lungo vestito che indossavo al grande raduno degli esseri spiritosi.
Tris, meravigliosa come non mai,  aveva prenotato una suite fra gli altocumuli a cinque stelle  proprio a cento passi esatti dalla luna. La si poteva tranquillamente raggiungere camminando fra i dedali di miti canti antichi concilianti l’armonia indispensabile, come il silenzio, per poter comunic(re)are contemporaneamente fra di noi.
Gli esseri spiritosi non si affidano alla democrazia, al voto, all’uguaglianza né all’unanimità per accordarsi e decidere, sono creazione e comunicazione in continua effervescenza. Ognuno è così singolarmente espanso da poter abbracciare teneramente il tutto.
Le nostre magie, poi, non sono altro che carezze, alle volte colorate e fracassone, altre volte sottili e invisibili per poter meglio scuotere o sfiorare anche il rovescio dei vostri corpi di esseri liberi.
Vi vogliamo incontrare per squarciare insieme quel pesante strato di lacca che l’ordine ha spruzzato su chi vuole vivere intensamente fuori dalle righe, senza sbarre, osando i colori dell’anarchia, staccando per sempre la prolunga delle dipendenze.
Siamo con voi, ci scambieremo energie audaci, idee coraggiose, gesta gentili, generosità temerarie.
Sorseggio un calice d’arcobaleno e gusto germogli spinosi intinti nel miele di Venere. Tris mi sorride. Applaudo al nostro ardire.
Presto ti ricoprirò di delicati baci.

Strega Spiritosa

10 settembre 2017

COME SCELGO I LIBRI DA LEGGERE?

Filed under: leggere, Letteratura, libri — Tag:, , , , , , , — Fabio Santa Maria @ 3:12 PM

books-1655783_640lo senti quando un testo ha energia: ti vibra dentro pizzicando certe corde che suonano fantascientifiche e mirabolanti melodie, ti attrae e ti seduce che quasi quasi ti metti a ballare gongolando goloso a chiederne ancora.
E’ così che scelgo i libri da leggere: vado a naso, apro a caso passeggiando lungo le autostrade stampate, allungo il pollice aspettando che una pagina sventoli gagliarda al sol dell’avvenire di certi intrecci che sembrano breccia. E prima o poi la trovo questa potenza prepotente che riconosco al volo.
La sento volare a vela lontano un chilometro, m’investe con l’onda del classico bacio che uccide ed è così che finalmente casco nel magnifico buco nero della lettura profonda. Fanatica immersione in tutt’altra dimensione.
Difficile che legga la recensione.
Difficile che mi affidi ai consigli.
Difficile poter contare sui regali.
Al massimo indicazioni vaghe tipo leggende metropolitane, scritte sui muri, echi distorti tra i boati della folla, righe strappate al volo prima che vadano al macero.
Perché è come per l’amore: pura questione di casualità.
O di fortuna, o di perseveranza, o di cocciuto disprezzo verso ogni forma di rassegnazione, di asservimento alla lettura imposta dai sacri canali canaglia che pretendono di disegnare, insegnare e segnare le pagine giuste.
Scelgo e sono scelto con la leggerezza dell’Amore, dell’Arte e dell’Anarchia.
Le prime tre A di un ABC che non ho mai imparato a solfeggiare secondo le regole del gioco.

9 settembre 2017

MANIFESTO D’AMORE E D’ANARCHIA

 

DSC04385

Continuano ad affluire strane genti: insurrezionalisti dell’ego, neosituazioniste, anarcopunkfemministe, immediatisti, vagabondi del nulla, primitivisti  ludici, patafisiche, gròuchomarxiste, astronaute autonome, trogloditi e tanti altri che dicono di aver letto brevissimi messaggi di terrorismo poetico che circolavano nelle città.
Si sta riunendo un variegato mondo mai apparso in  televisione, mai rappresentato politicamente del quale non si  sospettava neanche l’esistenza. Eppure questa gente è qui e non ha alcuna intenzione do tornare nella vecchia società dello spettacolo.
Durante i cerchi parlo di te, di magia e di Tris.
Ho scoperto che altri esseri spiritosi si stanno interessando a noi umani, che altri incontri sono attesi e che forse si tratta dell’unirsi di due mondi che desiderano comunicare attraverso l’energia dell’amore.
Com’è prevedibile ci sono degli umani un po’ scettici e timorosi. Altri, impazienti come lo ero io un tempo, chiedono come sia possibile che le streghe e gli altri esseri magici non abbiano sufficienti poteri per raggiungerci qui e ora.
Ma non temere c’è una grande armonia, anche gli alberi vegliano su di noi, non cerchiamo di convincerci o di avere ragione. Abbiamo lasciato nelle vecchie case i partiti  le maggioranze e tutti i  dualismi, siamo un unico divenire allegro che danza e ride con semplicità.
E dalle tue parti, cara dolce strega che soffia vapori colorati?
Come si muovono i vostri incontri?
Come procede il vostro incedere verso di noi?

 Il tuo umanoamante

Lupouao!!!|

 

Da “Manifesto d’Amore e d’Anarchia” autoproduzione di Troglodita Tribe Pagine 100 carta riciclata, copertina a colori con alette, disegno su ogni copia.

In odor di trasloco, rinveniamo oggi da un vecchio scatolone sepolto in cantina una trentina di copie di questa vecchia autoproduzione che definir delirante-divertente-visionaria è alquanto riduttivo. Un testo tipicamente troglodita prima maniera in cui la spiritualità è sempre spiritosa e la rivoluzione non si fa mancare certamente gli indispensabili tocchi di primitivismo ludico. Un collage di citazioni, deviazioni e diramazioni libertarie tra poesia, narrazione e trattatello pseudopolitico.

Sono le ultimissime copie sulla faccia della terra!!!
Sette euro comprese spese di spezione!

23 agosto 2017

I LIBRI NELLA SPAZZATURA?

libri spazzatura.jpgI libri si buttano nella spazzatura.
Questa è una realtà inoppugnabile che in molti faticano ad accettare.
Il rispetto per i libri, per quanto incoraggiato, con ogni probabilità, non potrà mai arrivare ad esimerli dalla caratteristica fondamentale di tutto ciò che produciamo: il cassonetto.

Probabilmente, un tempo, buttare un libro era considerato una sorta di sacrilegio culturale anche da chi non ne aveva mai letto neppure uno, ma oggi, con la massiccia diffusione della carta stampata, il nostro rapporto con il libro è drasticamente cambiato.
A chi si è avventurato in una qualunque “isola ecologica” dove si riciclano gli scarti, infatti, non sarà certamente sfuggita, nel reparto della carta, l’immensa mole di libri presenti che spuntano inequivocabili e disordinati tra le tonnellate di quotidiani, cartoni, confezioni e riviste. E non si tratta ovviamente di libri distrutti o illeggibili perché nella spazzatura, ad aver pazienza e costanza, si trovano tutti i generi, tutte le edizioni, tutte le epoche dell’umana letteratura; anche se, incredibilmente, in questi contesti, non è permesso rovistare e prelevare liberamente.

I libri più buttati sono anche quelli più stampati.
E’ facile trovare grande abbondanza dei vecchi “rosa” della Harmony e, di certo, non mancano notevoli quantità di gialli che, a volte, si trovano in veri e propri stock. E’ facile imbattersi anche in numerosi libri di poesia autopubblicati che, stampati a spese dell’autore, nella maggioranza dei casi restano invenduti in cantina per qualche anno per poi essere buttati inesorabilmente nella spazzatura.

Ma ad esser maggiormente stampata e quindi buttata, come è facile intuire, non è soltanto la letteratura d’evasione o quella incautamente autoprodotta.
Uno dei libri che ho raccolto in maggiore quantità è, in realtà, uno straordinario capolavoro. Oramai ho perso il conto del numero di copie de “Il nome della rosa” di Umberto Eco che ho prelevato nelle più svariate situazioni, posizioni e ambientazioni.
Ed è davvero curiosa questa coincidenza che vede incontrarsi negli stessi luoghi del rifiuto collettivo i libri più eccelsi e quelli considerati inferiori, di serie b. Forse un segno della modernità, un’esortazione a superare finalmente le classificazioni troppo rigide in nome di una letteratura sempre più libera, orizzontale e aperta.

Tratto da “Sempre e solo libri usati” libello creativo autoprodotto da Troglodita Tribe

DSC04314

Un libello sui libri usati che parla di bookcrossing, di  bibliocabine, di microbiblioteche spontanee, di bookinistes, di ex libris, di stranezze ritrovate nei libri, di book-party, di  orecchie sulla pagina, di incantevoli librerie d’occasione, di collezionisti, di libri doppi e tripli, di applicazioni e siti che trattano i libri usati, di libri al metro e al chilo, di garage-book-sale, di maceri, delle mille complesse sfumature del profumo dei libri, di edizioni rare, di installazioni libresche… Ventotto voci in cui, quasi sempre, s’incontra un libro, si cita un libro, si ricorda un particolare e illuminante incontro con un libro. Perché sulla copertina di un libro non si deve bussare, ogni mano è la benvenuta per aprire, sfogliare, leggere, per correre col dito che segue il filo delle storie e delle culture di tutto il mondo.

Otto euro per chi lo vuole ora contattando lellatris@libero.it

 

Older Posts »

Blog su WordPress.com.