La libraffa è un animale particolarmente intelligente ed evoluto.
Il suo corpo è costituito da un unico lungo collo di sessantasette libri che le permette di elevare il punto di osservazione sino a raggiungere le più alte vette della conoscenza e della saggezza.
Esistono, oramai, pochissimi esemplari di questo straordinario animale che ama stazionare sotto gli alberi masticando cultura sotto le intemperie.
Le pagine che costituiscono la libraffa, con il passare del tempo, si sciolgono, si amalgamano abbandonando la loro forma primitiva in un lento lavorio gioiosamente vitale. Le parole della libraffa, dunque, brulicano in perenne fermento incontrandosi, abbracciandosi, mescolandosi in una trionfale anarchia letteraria.
Alcuni osservatori non riescono ad accettare un’idea così esagerata di libertà, di libertario librarsi libresco e, di conseguenza, urlano allo scandalo, allo spreco, al sacrilegio.
Ma la libraffa, che è fatta di libri, li guarda dall’alto dei suoi contenuti e, sorridendo sorniona, gioca con le sue forme sinuose, abbaglia con i suoi colori calienti. E’ lei stessa un libro che pochi riescono a leggere, uno di quei preziosi libri animati provenienti dalla mitica e lontanissima età dell’oro letterario.