Perle di bellezza pullulano nelle città.
Sono le scritte sui muri! Sono l’oro colorato che cola dal grigio. Sono parole di libertà. Sono le proteste di tutte le teste. Sono la poetica frenetica dello smog. Sono l’ossigeno, l’errore di sistema, l’astuta rivolta creativa e festosa. Sono da cogliere al volo correndo al lavoro. Sono la collezione da riscrivere, rileggere, conservare nel mistico Blokketto Tascabile di messaggi murali.
23 luglio 2015
MESSAGGI MURALI
20 giugno 2015
PEDALANDO PAROLE EFFERVESCENTI
Scrivere spigolature dissenzienti pedalando parole effervescenti sulla linea di confine, quella zig-zagante e folgorante serpentina palesemente impubblicabile che campicchia tra poesia e delirio, che s’insinua parabolica alla volta della funambolica e piratesca gozzoviglia libresca.
Occorre saper correre tra pseudoromanzo e fantamanualistica, occorre incorrere nell’incoerenza che abbatte la simmetria, che gioca le sue arie a gonfie vele verso l’orizzonte infinito di finte fameliche, di pinte spumose che spiraleggiano volute di fumo oppiato come fantastici arabeschi colorati. E in equilibrio poi! Salutando il libro d’artista dal basso dei bassi assoli di certi bassifondi così poco raccomandabili che neanche in galleria, forse per via postale, magari in cartolina, oppure su vecchia lastra radiografica, finanche su cartamodelli e biglietti del tram per scrivere sul già scritto sacrosante scritture screanzate, pericolosamente amalgamate al paesaggio urbano, tinteggiate e candeggiate caldeggiando euforia.
Ma non avanguardia da ingurgitare maledetti!
Mannò! Macchè! La vera rivoluzione editoriale comincia sobillando e sobbollendo tra pensieri di pericolosa libertà libresca che si libra in bicicletta senza fretta, che si libera leggera e autoprodotta.
Un’Autonomia che ti porta via!
Un disertare fragoroso lo Scrittore Famoso finché ti firmi il permesso di essere te stesso.